Innalzamento dei mari, le città a rischio nel mondo
Venti centimetri guadagnati nel ventesimo secolo. Ed altri 20, ma in alcune parti del globo anche 60, saranno i centimetri di innalzamento del livello marino terrestre con cui le prossime generazioni faranno i conti entro la fine di questo secolo. Il lavoro dell’Università dell’Arizona ha messo in luce molte altre aree del pianeta che potrebbero scomparire con una risalita di 6 metri del livello marino nel prossimo secolo. In Europa, le aree più colpite potrebbero essere l’Olanda e Germania che vedrebbero il mare entrare nel loro territorio per decine di chilometri.
La Florida sarebbe costretta ad evacuare milioni di persone perché ne scomparirebbe quasi un terzo. I casi più noti sono i Paesi come il Bangladesh e le Maldive e l’Egitto che nel caso peggiore, cioè quello della risalita di ben un metro, la geografia del Delta del Nilo sarebbe completamente da ridisegnare e in altre parole almeno 55 milioni di egiziani dovrebbero andare a coltivare e vivere altrove.
Scomparirebbero le aree asiatiche dalle foci del Gange e dell’Indo e molte aree della Nuova Guinea, per non parlare delle numerosissime isole coralline degli oceani. Ma per queste non è necessario attendere che il mare si alzi di 6 metri: per molte, infatti, la fine si avrebbe anche con un innalzamento di soli 50 centimetri.
L’avvertimento dagli scienziati c’è ed è categorico: “La prima misura in ordine di tempo e di importanza è tagliare le emissioni di gas-serra cioè ridurre l’impiego di combustibili fossili”, efficienza energetica, questa la parola d’ordine. La temperatura si sta alzando e il livello del mare anche e Continueranno a farlo per cento o duecento anni senza chiedere il permesso ai governi.